
Rilievo laser scanner giugno 2011
Il rilievo laser scanner realizzato a Ghesc nasce dall'esigenza di avere una fotografia 3D di questo minuscolo villaggio. La scelta di usare il laser ha permesso di realizzare in poco tempo (due giorni) un modello 3D a nuvola di punti completo di tutto il complesso.
Dopo la fase iniziale di progetto dello schema delle acquisizioni (in modo tale da non avere aree scoperte o zone con coni d'ombra) le singole nuvole (num 13) sono state georeferenziate utilizzando i target opportunamente disposti.
Il risultato è un modello 3D immediatamente ispezionabile-navigabile che permette a chiunque di avere la percezione di quale sia la consistenza e la forma del borgo.
Il rilievo laser rappresenta la maniera moderna per creare un DB completo ad una determinata data. In previsione dei lavori che verranno fatti a Ghesh, borgo che passerà dallo stato di abbandono attuale a villaggio-laboratorio, questo tipo di rilievo costituisce anche una memoria della forma e consistenza del gruppo di edifici.
La grande qualità delle acquisizioni permette una attenta lettura, oltre che delle unità nel loro complesso, anche delle singole murature (scala 1:50; 1:20) e di tutti quei dettagli che a vario titolo possono interessare. In questo senso sulla nuvola laser sono possibili tutte le operazioni di mappatura classiche previste dalle attività di restauro e conservazione.
L'acquisizione dati attraverso strumenti di laser scanning consente, oggi, rappresentazioni tridimensionali di oggetti dalle geometrie complesse, fino a pochi anni fa di difficile rappresentazione o che, nella migliore delle ipotesi, richiedevano lunghissimi tempi di rilevamento. Occorre infatti ricordare che le strutture architettonico e/o archeologiche, se nella condizione di rudere (come si presentano a Ghesh), sono generalmente caratterizzate da geometrie complesse e spesso difficilmente assimilabili a figure finite. La possibilità di individuare sulle nuvole di punti i singoli elementi che compongono l'oggetto edilizio rilevato costituisce anche il primo passo verso la costruzione di una codifica (e relativa anagrafica) al fine di consentirne la georeferenziazione, nell'ottica di una possibile gestione delle informazioni in un sistema informativo GIS. Mediante una prima schedatura, quindi, vengono individuati e, successivamente, codificati i singoli elementi e i componenti che costituiscono il bene oggetto d'indagine. Per ognuno di questi sarà quindi possibile registrare di volta in volta le informazioni acquisite relative ai materiali costituenti, alle tecnologie costruttive, ai trattamenti pregressi e allo stato di conservazione.
Sicuramente l'elaborazione teorica e la sperimentazione applicativa delle tecniche classiche di rilievo sulle strutture architettoniche/archeologiche ha una tradizione consolidata e documentata, ma oggi la disponibilità di nuove tecnologie digitali propone diversi approcci ai processi di conoscenza, registrazione e di elaborazione dei dati.
Il dato laser scanner rappresenta un modo per conoscere e misurare che sembra poter offrire una valenza superiore ai classici metodi di rappresentazione e si inquadra negli standard internazionali di rilievo e catalogazione dei beni culturali, artistici, architettonici, archeologici ambientali.
E un metodo di rilievo speditivo, ripetibile e facilmente utilizzabile in ogni ambiente (anche in aree pericolose o a rischio crollo),
Un rilievo ben fatto, economico e rapido, visto nell'attuale quadro culturale e filosofico in cui si muovono anche le discipline del restauro e della conservazione, può contribuire ad innescare processi di tipo economico e culturale di salvaguardia dei Beni Culturali. In questo senso le nuove tecniche di rilievo strumentale laser scanner possono sicuramente concorrere a migliorare il grado di conoscenza e descrizione dei BC.
Inoltre con questi dati di rilievo sono possibili metodologie di rappresentazione molto interessanti; basti pensare allefficacia, e alla velocità, di rappresentazione dei modelli VRML dei dati laser. Le tecniche di modellazione unite a quelle di rendering permettono di realizzare un modello dell'oggetto rilevato di grande verosimiglianza e bello da vedere.
Queste modalità di rappresentazione, oltre al sorprendente grado di realismo, sono un modo per comunicare e divulgare alla portata di tutti. I modelli si possono utilizzare, anche via Web, per diffondere e divulgare informazioni, per attività promozionali e sicuramente per attività di tipo museali interattive.
Ing. Francesco Fassi
Dipartimento BEST Politecnico di Milano

